martedì 27 ottobre 2015

#1 Stagioni di Anna: Autunno

Sto affacciata alla finestra che da sul giardino dei miei sogni e che in parte esiste appunto solo nei miei sogni. È il 27 di ottobre e di fiori non ce ne sono quasi per niente. Di fiorito non c'è che un'Erica piuttosto sfiorita, che in verità fiorita non è mai stata e delle Kolanchoe con piccoli fiori bianchi e rossi un po' secchi. Le ho comprate tutte insieme dal fioraio più ladro, ma più vicino che c'era, un giorno che avevo bisogno di bellezza intorno a me. Il maltempo le prova, ma a me sembrano ancora belle. All'appello, quindi, tre piante, anzi due e mezzo, fiorite e per il resto: verde e neanche troppo. 


Anche per la mia vita ora è decisamente autunno. I fiori ci sono stati, non tra i più belli, ma spontanei, seppur delicati. Ma è il mio autunno ed ora, affacciata su questo giardino, mi riconosco in una di queste piante da cui ci aspetta di nuovo un fiore, ma non è capace di tirar fuori niente, se non foglie verdi, poco interessanti e insignificanti agli occhi di chi guarda. Tuttavia non trascurabile sintomo di vita. Io ci sono, sono viva, ma non fiorisco, perché non è questo il tempo. 

Il giardiniere mi guarda insoddisfatto e si chiede cos'ha questa piantina che non va, perché non ha il ritmo delle altre, perché non si decide a fare un bel fiore. Ma in ogni giardino ogni pianta, ogni bulbo, ogni foglia sta compiendo il suo ciclo e non sarà la fretta del giardiniere ad alterare la natura. Ed io oggi sono più che mai una pianta che fiorirà la prossima primavera: dite al giardiniere di non pensarci e di ripassare tra qualche mese, perché non è ancora il mio momento di fare un fiore!

lunedì 12 ottobre 2015

Anna il fiore

Anna è il mio nome, in verità è metà del mio nome. Il mio vero nome è Annarosa e per lungo tempo l’ho detestato, fin quando non ho capito che nel mio nome c’è dentro una parte di quello che sono e che vorrei essere. Il mio nome per intero significa “rosa graziosa”, ma questo prima non lo sapevo.  Da bambina per me Rosa era solo un colore, che tra l’altro ritenevo piuttosto sgradevole, ora con qualche anno in più per me Rosa è soprattutto un fiore, un bellissimo fiore (tralasciando qualche rosa rossa un po’ scontata). In Italia sono poche le rose spontanee di campo, una di queste è la rosa canina e quando penso alla Rosa che si trova nel mio nome penso proprio a questa rosa. È una rosa che agli occhi meno esperti non sembra neppure una rosa e questo me la fa sentire mia, ci rivedo un aspetto della mia vita, ci rivedo la forte differenza che c’è tra quello che effettivamente sono e quello che gli altri percepiscono di me.


Negli ultimi anni, ho sognato per me mille vite diverse. Molti sogni hanno avuto giusto la durata di un sogno, ma c’è uno di questi miei pensieri che è qualcosa di più di un semplice sogno. Quando ho preparato l’esame di botanica tra un mare di esami che non mi avevano entusiasmata, ho capito che non amavo propriamente quello che generalmente studiavo, ma c’era il mondo vegetale che sapeva emozionarmi più di ogni altra cosa e ho cominciato a immaginarmi in vesti di botanica. I fiori sono la mia passione e il mio sogno è renderli il mio lavoro. Quando sogno con la ragione mi vedo botanica, quando sogno col cuore sento il tintinnio della porta del mio negozio di fiori che si apre. Magari sarò sia una botanica che una fioraia... per ora apro un blog in cui scrivo della mia vita, raccontandola in petali. Mi sono innamorata del linguaggio dei fiori, così ogni giornata che vivo mi sembra di potermi rispecchiare in un fiore ed è questo che intendo per raccontare la mia vita in petali. Oggi vi ho scritto di me, di chi sono io, ogni giorno e da sempre e per questo vi ho scritto della rosa canina…


Qualche sera fa, quando nella mia testa ancora non mi frullava l’idea di aprire questo blog ho fatto un sogno in cui mi presentavo ad una persona e continuavo a ripetere il mio nome, ma il mio interlocutore non riusciva a capirmi, come se un fortissimo rumore ostacolasse la nostra comunicazione. Ad un certo punto, all’ennesimo tentativo fallito, l’altra persona mi chiede “Anna chiiii?” ed io – non so come mai – ho risposto “ANNA IL FIORE!”. Quando ho deciso di aprire un blog in cui raccontare la mia vita in petali, ho ripensato a quel sogno e così è nato “Anna, il fiore”